Lo Stazzo di Eugenio

L’esigenza dell’orto nasce quando con il mio compagno siamo diventati genitori. L’idea di dover far mangiare ai nostri figli ortaggi, frutta non sani non ci piaceva. Così abbiamo rilevato l’azienda di famiglia coltivata in maniera convenzionale, e l’abbiamo trasformata nel tempo in un’azienda agricola non biologica, ma naturale, ossia ci siamo serviti solo di acqua e sole.

È nato in questo modo il nostro orto sinergico. L’orto sinergico è un modo diverso di coltivare il suolo, promuove meccanismi di auto fertilità del terreno, senza arature né concimi, ma associando particolari piante che si aiutano a vicenda nella crescita. La filosofia che sta alla base è proprio questa: saranno le piante stesse a fertilizzare il terreno, insieme alle specie animali che vivranno nell’orto naturalmente, grazie ai loro residui organici e a tutta una serie di batteri, insetti, funghi e lombrichi che un ecosistema sano richiama.

Coltiviamo la terra in modo che siano le piante e il terreno stesso a lavorare insieme in sinergia: le piante nutrono il terreno e il terreno nutre le piante. Un’armonia naturale alla cui base vi è una scienza vera e propria che studia il complesso rapporto tra i microorganismi che vivono nel terreno, i minerali, l’ossigeno, l’acqua e come questo insieme, possa far crescere le piante da orto pari a quello delle più innovative tecniche agronomiche chimiche. Inoltre dà la possibilità di produrre in maniera autonoma cibo di qualità facendo un favore al nostro corpo in termini di salute ma anche a tutto il pianeta, evitando l’aratura industriale e l’inquinamento ambientale.