
“Assai amena la posizione di Velletri che sorge su una collina volcanica, la quale verso tramontana soltanto
trovasi unita alla catena di cui fa parte; dagli altri tre lati, ha libera la vista sulla pianura”
J.W. von Goethe, Viaggio in Italia, 1787
TESTO Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit.
Associazione Culturale L’Orto del Pellegrino
TESTO Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit.
Silvia Sfrecola Romani
Storico dell’arte – Progettazione culturale integrata
Laura Romani
Psicoterapeuta – Presidente Associazione L’Orto del Pellegrino
Laura Cianfoni
Architetto – Biophilic Design Direttore SOUX per Lariano Scuola Architettura per Bambini
Sara Bruno
Storico dell’Arte – Conservatore Museo Diocesano
Simona Ottaviani
Promozione turistica del territorio e valorizzazione delle eccellenze locali
Giorgia Giordani
Agronomo
Roberto Bianchi
Sommelier ex fiduciario SlowFood e curatore I edizione della Guida vini SlowFood
Lorenzo Canarutto
Drammaturgo
TESTO Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit.
Museo Diocesano di Velletri – Diocesi Velletri-Segni
Fare Edutainment Servizi Educativi
TESTO Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit.
Casa Museo Ugo Tognazzi
Piccolo Museo del Vino c/o Casale Maria Luisa Battista
Azienda Agricola Biologica Le Querce di Torrecchia
Azienda Agricola Biologica Sinergica Le Grotte
Azienda Agricola Naturale Eugenio Orto Sinergico
Associazione Linea Caesar Centro Studi e Ricerca
Associazione Musici e Sbandieratori di Velletri
Associazione Teatrale AlterArti
Esposizione Permanente Collezione Vincenzo Sciamè
Casa Penn – Residenza d’Artista
Arte nell’Orto – Casa e studio Claudio Marini
Volscis Organizzazione Comunitaria di studenti per il cambiamento
La storica Officina – Laboratorio Artigianale Sartoriale
Gestione Risorse – Servizi Informatici
TESTO Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit.
TESTO Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit.
Associazione Culturale L’Orto del Pellegrino
Silvia Sfrecola Romani
Storico dell’arte – Progettazione culturale integrata
Laura Romani
Psicoterapeuta – Presidente Associazione L’Orto del Pellegrino
Laura Cianfoni
Architetto – Biophilic Design Direttore SOUX per Lariano Scuola Architettura per Bambini
Sara Bruno
Storico dell’Arte – Conservatore Museo Diocesano
Simona Ottaviani
Promozione Turistica e valorizzazione prodotti locali
Giorgia Giordani
Agronomo
Roberto Bianchi
Sommelier ex fiduciario SlowFood e curatore I edizione della Guida vini SlowFood
Lorenzo Canarutto
Drammaturgo
Museo Diocesano di Velletri – Diocesi Velletri-Segni
Fare Edutainment Servizi Educativi
Casa Museo Ugo Tognazzi
Piccolo Museo del Vino c/o Casale Maria Luisa Battista
Azienda Agricola Biologica Le Querce di Torrecchia
Azienda Agricola Biologica Sinergica Le Grotte
Azienda Agricola Naturale Eugenio Orto Sinergico
Associazione Linea Caesar Centro Studi e Ricerca
Associazione Musici e Sbandieratori di Velletri
Associazione Teatrale AlterArti
Esposizione Permanente Collezione Vincenzo Sciamè
Casa Penn – Residenza d’Artista
Arte nell’Orto – Casa e studio Claudio Marini
Volscis Organizzazione Comunitaria di studenti per il cambiamento
La storica Officina – Laboratorio Artigianale Sartoriale
Gestione Risorse – Servizi Informatici
Un ECOMUSEO (dal greco oikos = casa, ambiente) è un’istituzione creata per volontà degli individui, enti, istituzioni, associazioni del territorio su cui esso agisce. Una definizione che nasce nel 1971 in seno all’ICOM (International Council of Museum) in riferimento alla necessità di tutelare una piccola comunità rurale.
Oggi un ECOMUSEO si configura come un patto di comunità che ha come obiettivo la conoscenza, la tutela e la narrazione condivisa, partecipata, attiva e responsabile dei luoghi.
Silvia Sfrecola Romani
Storico dell’arte – Progettazione culturale integrata
Laura Romani
Psicoterapeuta – Presidente Associazione L’Orto del Pellegrino
Laura Cianfoni
Architetto – Biophilic Design Direttore SOUX per Lariano Scuola Architettura per Bambini
Simona Ottaviani
Promozione Turistica e valorizzazione prodotti locali
Roberto Bianchi
Sommelier ex fiduciario SlowFood e curatore I edizione della Guida vini SlowFood
Lorenzo Canarutto
Drammaturgo
Elena Capretto
Docente di Accoglienza
Fabrizio Muscedere
Volontario
L’Orto del Pellegrino – Associazione Culturale – Capofila
Museo Diocesano di Velletri – Sede del Centro di Interpretazione – Partner di progetto
Rete Nazionale degli Ecomusei Italiani
Comune di Velletri – Patrocinio
Studio Claudio Marini – Arte nell’orto
Collezione Permanente –
Atelier Pennacchi – Residenza di artista di Vincenzo Pennacchi
Studio Manlio Rondoni di Luca Aldo Dardo Rondoni
Azienda vitivinicola biologica Marco Serra
Azienda Agricola Biologica Le Grotte
Azienda Agricola Biologica Le Querce di Torrecchia
Azienda Agricola Naturale Sinergica Lo stazzo di Eugenio
Piccolo Museo del Vino c/o Casale Battista
Associazione Teatrale AlterArti di Lorenzo Canarutto
Associazione Amici di Ugo Tognazzi – Casa Museo
Associazione Sportiva ASD Atletica Nissolino
Gestione Risorse – Servizi Informatici – Partner Tecnico
Le Regioni si sono dotate di leggi specifiche che disciplinano gli Ecomusei. La Regione Lazio definisce gli Ecomusei nella Legge Regionale n. 3 dell’11 aprile 2017 e nel successivo Regolamento Regionale n. 8 del 18 giugno 2019.
Velletri sorge in un territorio compreso tra i Colli Albani e l’Agro Pontino. Considerato l’ultimo dei Castelli Romani arrivando da Nord o il primo rifugio sicuro dopo la Palude arrivando da Sud, Velletri ha una identità sospesa tra monti (L’Artemisio ed i Lepini) che l’abbracciano su tre lati e il mare Tirreno che lo sguardo raggiunge ed include in un’unica distesa paesaggistica. Qui la terra racconta non una ma infinite storie che parlano etruschi, volsci, romani. Qui la terra regola ancora i ritmi della comunità:
A settembre l’odore di vendemmia inonda le strade; tra ottobre e novembre la raccolta delle olive spopola i borghi e riempie le campagne.
A marzo i fiori delle camelie esplodono di colori nei parchi e nei giardini e a maggio non c’è casa in campagna che non accenda una brace per cuocere i carciofi alla matticella.
Qui la terra è resa calda e fertile dal Vulcano Laziale. Qui abbiamo trovato resti di dinosauri. Qui si mettono rose davanti ai filari di viti. Qui il pane profuma di legna. Stiamo riallacciando i fili di una storia millenaria che trova nella terra la propria identità e negli abitanti la propria autenticità.
L”Ecomuseo della terra amena nasce con l’obiettivo di cambiare la prospettiva con cui guardiamo il territorio. E un territorio non coincide con il confine politico amministrativo ma è anche ciò che lo sguardo raggiunge e comprende. Se ne era accorto J.W.Goethe tanto che nel suo “Viaggio in Italia” descrive l’amenità della posizione di Velletri che sorge su una collina vulcanica ed è cinta su tre lati dalle montagne mentre il quarto lascia libero lo sguardo di correre fino al mare. Non lo abbiamo mai considerato eppure il mare, insieme al vulcano di cui già si parla, è parte integrante di questo territorio, sia perché storicamente Velletri è stata provincia marittima, sia perché il mare non solo si vede ma si sente: è la brezza marina che mitiga l’umidità contribuendo alla qualità della produzione agricola (e i viticoltori lo sanno bene). Guide, scrittori e giornalisti ci descrivono sempre come “l’ultimo dei Castelli Romani” ma questo vale solo se si arriva da Nord. Ricordiamoci invece che siamo il primo dei Castelli Romani arrivando da Sud. Non è una questione di primato ma di prospettiva. Ed è la prospettiva che dà un senso alle cose ed ai luoghi.
Dalla terra sono stati partoriti il Sarcofago delle fatiche di Ercole e la Pallade Veliterna (l’originale è al Louvre) entrambe del II sec. d.C. ritrovati in due vigneti.
Un territorio non si possiede ma si vive. Un MUSEO DIFFUSO è prima di tutto un MUSEO DI QUADRI DI VITA, che si prende cura consapevolmente della memoria di una comunità con una prospettiva di tutela, narrazione, comunicazione.
Un MUSEO DIFFUSO è un MUSEO DELLA CONOSCENZA che innesca nuove pratiche di partecipazione responsabile. UN MUSEO DIFFUSO è prima di tutto un MUSEO DI PERSONE, e non di cose, che diano visibilità all’invisibile, al saper fare, al saper raccontare.
Stiamo piantando semi di comunità e li stiamo aiutando a crescere, convinti che educare al paesaggio sia indispensabile, perché solo chi conosce, può proteggere e comunicare. Perché non c’è bellezza senza pensiero della bellezza.
Con questo spirito siamo partiti, nel 2017, recuperando un giardino abbandonato nel centro storico di Velletri: L’Orto del Pellegrino non nasce solo come collezione di piante officinali ma come pretesto relazionale.
Da sempre crediamo nella condivisione di competenze ed obiettivi e nel potere dell’immaginazione che ci fa sperare in un mondo migliore ed una città per tutti. Ma alla parola rete, preferiamo COLLABORATORIO di progettazione partecipata ed attiva, che fa pensare ad azioni concrete, condivise, replicabili, diffuse.
“Da soli si va più veloci ma insieme si arriva più lontano”
(proverbio africano)
La conoscenza è il primo passo per essere cittadini liberi e consapevoli. Ma è anche uno strumento indispensabile per la tutela, la promozione e la valorizzazione di un territorio. In un progetto di ECOMUSEO o MUSEO DIFFUSO è indispensabile che le idee, le proposte, le risorse siano convogliate verso una PROGETTAZIONE CULTURALE INTEGRATA . In questo processo gli abitanti diventano parte attiva, promotori essi stessi del cambiamento.
Questo presuppone e vuol dire:
- Avviare un progetto di STUDIO E RICERCA delle POTENZIALITÀ espresse ed inespresse, visibili ed invisibili del territorio, che crei un modello di sviluppo sostenibile e costruisca una catena di valore riunendo i fili interrotti di infinite piccole storie silenziose.
- Abbandonare la LOGICA DEI COMPARTIMENTI STAGNI: il museo deve dialogare con il ristorante, l’archeologia con la cucina, il mestiere con l’arte, l’artigianato con l’impresa, il supermercato con la bottega, le torri d’avorio con la strada.
- Diffondere la CONOSCENZA DELLA STORIA DEL TERRITORIO nelle SCUOLE ma anche tra gli ABITANTI sia per formare i cittadini di domani, sia per formare i genitori, i nonni, gli zii dei cittadini di domani. Un commerciante esattamente come uno studente, DEVE SAPERE DOVE SI TROVA IL MUSEO E COSA C’E’ DENTRO ma anche COME SI FANNO I CARCIOFI ALLA MATTICELLA.
- Costruire una MAPPA DI COMUNITA’partecipata perché tutti, dal commerciante al direttore di museo, ne siano a conoscenza.
- Convincersi che i cittadini ed i residenti siano portatori di cultura ovvero la prima interfaccia con chiunque arrivi in città.
Avviare un progetto di STUDIO E RICERCA delle POTENZIALITA’ espresse ed inespresse, visibili ed invisibili del territorio, che crei un modello di sviluppo sostenibile e costruisca una catena di valore riunendo i fili interrotti di infinite piccole storie silenziose.
Abbandonare la LOGICA DEI COMPARTIMENTI STAGNI: il museo deve dialogare con il ristorante, l’archeologia con la cucina, il mestiere con l’arte, l’artigianato con l’impresa, il supermercato con la bottega, le torri d’avorio con la strada.
Diffondere la CONOSCENZA DELLA STORIA DEL TERRITORIO nelle SCUOLE ma anche tra gli ABITANTI sia per formare i cittadini di domani, sia per formare i genitori, i nonni, gli zii dei cittadini di domani. Un commerciante esattamente come uno studente, DEVE SAPERE DOVE SI TROVA IL MUSEO E COSA C’E’ DENTRO ma anche COME SI FANNO I CARCIOFI ALLA MATTICELLA.
Costruire una MAPPA DI COMUNITA’ partecipata perché tutti, dal commerciante al direttore di museo, ne siano a conoscenza.
Convincersi che i cittadini ed i residenti siano portatori di cultura ovvero la prima interfaccia con chiunque arrivi in città.
VISITE GUIDATE E LABORATORI PARTIRANNO A SETTEMBRE 2021.
La nostra agenda 2021-2023
Abbiamo previsto un piano di sviluppo triennale, con monitoraggio dell’andamento e valutazione dei risultati nell’ambito di una pratica museale innovativa, collaborativa, condivisa, partecipata. Tre gli obiettivi da raggiungere:
Un progetto di educazione e sensibilizzazione rivolto a studenti di ogni ordine e grado ed adulti residenti in collaborazione con le realtà culturali, agricole e creative del territorio: corsi, webinar, incontri, mostre, esperienze, laboratori.
Per l’individuazione delle peculiarità del territorio. Si tratta di uno strumento molto importante nella costituzione di un Ecomuseo perché contribuisce alla ri-scoperta di un patrimonio culturale collettivo ed alla ri-narrazione partecipata ed inclusiva su base identitaria che riconosce il valore del coinvolgimento dei cittadini in un’operazione di ri-lettura e racconto dei luoghi che essi stessi abitano.
Valutazione dei risultati e restituzione. “Conosco quindi tutelo e comunico”: con una nuova percezione del territorio si procederà alla creazione di itinerari esperienziali e diffusi in collaborazione a musei e siti storico-archeologico-culturali, aziende agricole sostenibili, orti e giardini anche privati, campagna, bosco, centro, periferia.
TESTO Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit.
LETTURA DEI RISULTATI
Costruita la mappa si può studiare un progetto per poter fruire al meglio delle risorse e per poter sviluppare potenzialità. Età, occupazione, paese di nascita, tempo mediamente trascorso a Velletri in una giornata. LA MAPPA DI COMUNITÀ’ è parte integrante del progetto A SCUOLA DI TERRITORIO. Partiremo con il coinvolgimento delle Scuole a Settembre 2021. Per tutte le INFORMAZIONI info@velletrimuseodiffuso.itTESTO Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit.
Itinerari storico-naturalistici
Velletri terra amena
Dall’area archeologica delle Stimmate nel centro storico all’Acqua Donzella
Dal Museo Archeologico al Museo del Vino
Da L’Orto del Pellegrino al Museo Diocesano a piedi sulla Via Francigena
Da L’Orto del Pellegrino al Museo Diocesano a piedi sulla Via Francigena
Da Porta Napoletana alla Montagna “degli Spagnoli”
Porte aperte ai visitatori alla scoperta di orti officinali, sinergici, biologici, naturali
Itinerari storico-naturalistici
Itinerari del Gusto
Itinerari con i bambini
La Casa Museo Ugo Tognazzi
Laboratorio urbano Da Piazza Mazzini a Piazza Cairoli a caccia di superfici e texture
Laboratorio urbano tra nucleo storico e periferia
Storia di una Speziale e di un Pellegrino che credeva essere vittima di un maleficio
Il territorio veliterno è ricco di storia, ma è necessario riallacciare i fili e ricostruire una rete le cui maglie oggi sono ancora piuttosto sfilacciate. Ecco a voi una piccola guida al nostro “Ecomuseo della terra amena” che ha l’obiettivo di integrare gli itinerari con una mappa interattiva che faciliti gli spostamenti.
Oggi, come è noto, la definizione di patrimonio culturale è cambiata. Oltre ai beni culturali tout court, chiese, musei, monumenti, edifici storici, esiste un patrimonio immateriale ma comunitario e simbolico, perfino invisibile ma che merita visibilità, riconoscimento e legittimazione, costituito da quell’insieme di saperi che rischiano di andare dispersi non avendo la possibilità di essere tramandati né conservati. E allora seguiteci in un percorso tra arte, natura, storia, mitologia, folklore, che profuma di vino, di olio e di pane appena sfornato, ha il colore dei fiori di camelia, dei tralci di vite, dei rami di ulivo, ha il calore della terra vulcanica ed all’alba continua a risuonare del canto festoso dei galli.

Per tutte le informazioni non esitare a contattarci